dal sito www.cittàdimantova.it
Il parco è stato istituito nel 1998 grazie ad una convenzione tra il Comune di Mantova e il Parco del Mincio.
Stabilirono di creare attorno alla città un parco con funzioni sociali e ricreative, culturali, scientifiche e didattiche.
Il parco periurbano si estende lungo le sponde dei laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore e interessa le aree dalla Valletta di Beliofre fino a Porto Catena in sponda destra e da Cittadella fino a Via Brennero in sponda sinistra, dove inizia la Riserva Naturale della Vallazza.
Una passeggiata lungo le sponde dei laghi vi consentirà di ammirare i bellissimi paesaggi naturali che si sviluppano attorno alla città. Lungo il tratto che va da Porto Catena al Castello di San Giorgio, oltre a spazi verdi dove trascorrere un momento di relax, troverete gli attracchi da cui partire per crociere in motonave. Varie sono le proposte di offerte dalle compagnie di navigazione: da Mantova, navigando lungo il Mincio si arriva, attraverso l’ascensore d’acqua (conca di Governolo), fino al Po e alle città che si trovano lungo il grande fiume.
Oltre il ponte di San Giorgio, lungo la sponda del lago di Mezzo, si trova il Parco della Scienza. "La meraviglia è l'anticamera della conoscenza", questa è la massima di Bacone che ha ispirato l'autore delle attrezzature didattiche del parco, uno spazio che, con una serie di dispositivi interattivi, si propone di avvicinare bambini, giovani e non ad alcune tematiche scientifiche affascinanti. Visitabile gratuitamente tutti i giorni dall'alba al tramonto, il Parco ospita una serie di dispositivi che conducono alla scoperta della scienza nella vita di tutti i giorni. Chi passeggia sul lungolago Mincio potrà dunque misurare l'energia del corpo appoggiando le mani sulla batteria, oppure stupirsi con il tubo dell'eco, il caleidoscopio, le carrucole, i dischi in rotazione. Sarà possibile vivere un'esperienza extraterrestre grazie allo specchio antigravità o sperimentare i paradossi della scienza con il triangolo impossibile, la doppia faccia, il dispositivo dell'ambiguità e delle illusioni, il contrasto successivo. Sul percorso si trovano anche la leva, il disco colore, le voci focalizzate, il girello, l'organo di pan, il giroscopio.
Una volta raggiunta Porta Mulina, al bivio è possibile proseguire a sinistra lungo la sponda ovest del Lago Superiore, per raggiungere, costeggiando l’area della Riserva Naturale Valli del Mincio, prima la Valletta di Belfiore (2 Km) e poi il borgo di Angeli, antico villaggio di pescatori (5 km). A Belfiore si trova il porticciolo da cui partire per piacevoli escursioni naturalistiche in battello sul lago Superiore, per raggiungere il borgo delle Grazie o proseguire fino a Rivalta s/Mincio.
A Porta Mulina, proseguendo in direzione opposta lungo la sponda est del lago Superiore, si raggiunge il quartiere di Cittadella, con la cinquecentesca Porta Giulia, la cui edificazione è stata attribuita a Giulio Romano, e il monumento ad Andreas Hofer, eroe tirolese che ha guidato l’insurrezione antinapoleonica del Tirolo nel 1809 e fucilato a Porta Giulia, dove oggi sorge il parco a lui dedicato.
Da Porta Giulia è possibile continuare il percorso lungo il nuovo tratto che conduce a Sparafucile, sulla riva sinistra del Lago di Mezzo, un tratto particolarmente suggestivo per gli scorci paesaggistici e la ricca vegetazione. Il percorso arriva fino alla Rocca di Sparafucile (non visitabile internamente), parte di una fortificazione tardomedievale che proteggeva il borgo di San Giorgio e che è stata scenografia dell’opera verdiana Rigoletto a Mantova, trasmessa in mondovisione nel 2010.
Attraversando il Ponte di San Giorgio, si può riprendere il tratto ciclo-pedonale che conduce in centro città, per una pausa rilassante in uno dei tanti caffè storici del centro, per una piacevole passeggiata tra le vie cittadine o per una visita ai musei.
Se ami l’aria aperta e il contatto con la natura, se ti piace muoverti in bicicletta per una piacevola escursione, questo è l’itinerario che fa per te. Sono diverse infatti le ciclovie che si possono percorrere sia a Mantova, sia verso i principali luoghi di interesse turistico al di fuori della città.
Il Parco Periurbano
Attorno a Mantova si snoda una pista ciclabile di facile e piacevole percorrenza che costeggia i tre laghi, all’interno del Parco Periurbano della città, istituito nel 1998 con l'obiettivo di recuperare e dare continuità alle aree verdi localizzate sulle sponde dei laghi.
Il tratto più caratteristico della ciclabile è quello che collega Via Fondamenta-zona Porto Catena (sul Lago Inferiore) a Porta Mulina (sul Lago di Mezzo). Il tratto offre una splendida vista dello skyline della città con il Cortile della Cavallerizza e il Castello di San Giorgio. Proprio davanti al castello si trovano i pontili da cui partono le motonavi per suggestive escursioni naturalistiche nella Riserva Naturale della Vallazza (con possibilità di trasporto biciclette a bordo). Una volta raggiunta Porta Mulina, al bivio è possibile proseguire a sinistra lungo la sponda ovest del Lago Superiore, per raggiungere, costeggiando l’area della Riserva Naturale Valli del Mincio, prima la Valletta di Belfiore e poi il borgo di Angeli, antico villaggio di pescatori. Lungo il tratto ciclabile si trova il porticciolo di Belfiore, da cui partire per piacevoli escursioni naturalistiche in battello sul Lago Superiore, per raggiungere il borgo delle Grazie o proseguire fino a Rivalta s/Mincio. I battelli offrono anch’essi servizi di trasporto di biciclette.
A Porta Mulina, proseguendo in direzione opposta lungo la sponda est del Lago Superiore, si raggiunge il quartiere di Cittadella, con la cinquecentesca Porta Giulia, la cui edificazione è stata attribuita a Giulio Romano, e il monumento ad Andreas Hofer, eroe tirolese che ha guidato l’insurrezione antinapoleonica del Tirolo nel 1809 e fucilato a Porta Giulia, dove oggi sorge il parco a lui dedicato.
Da Porta Giulia è possibile continuare il percorso lungo il nuovo tratto che conduce a Sparafucile, sulla riva sinistra del Lago di Mezzo, un tratto particolarmente suggestivo per gli scorci paesaggistici e la ricca vegetazione. Il percorso arriva fino alla Rocca di Sparafucile (non visitabile internamente), parte di una fortificazione tardomedievale che proteggeva il borgo di San Giorgio e che è stata scenografia dell’opera verdiana Rigoletto a Mantova, trasmessa in mondovisione nel 2010.
Attraversando il Ponte di San Giorgio, si può riprendere la pista ciclabile che conduce in centro città, per una pausa rilassante in uno dei tanti caffè storici del centro, per una piacevole passeggiata tra le vie cittadine o per una visita ai musei.
Da Mantova al Lago di Garda: la ciclovia Mantova-Peschiera
La ciclabile Mantova-Peschiera parte dal capoluogo ed attraversando il parco del Mincio arriva alle porte di Peschiera e del lago di Garda. Attraversa i comuni di Mantova, Porto Mantovano, Marmirolo, Volta Mantovana, Monzambano, Valeggio sul Mincio, Ponti sul Mincio e Peschiera del Garda.
L'itinerario si snoda per circa 43 km, per lo più pianeggianti, senza particolari ostacoli e tratti impegnativi ed è quindi adatta a tutti. Il tempo di percorrenza è di circa 4 ore.
La partenza è da Porta Mulina. Parcheggiando l’auto nelle vicinanze del lungolago viale Mincio o del piazzale di Porta Mulina, si imbocca un breve scivolo che costeggia il lago e si passa sotto il ponte dei Mulini. Al bivio si prende a destra e si prosegue lungo una passerella sull’acqua in riva la Lago Superiore.
Giunti in fondo alla darsena della società Canottieri Mincio si svolta a sinistra per via S. giovanni Bono, dove, in fondo alla strada tenendo la destra, si riprende la pista ciclabile e costeggiando dei campi coltivati si raggiunge l’abitato di Gambarara (Km 2,5).
Attraversata la strada comunale per Soave, si seguono le indicazioni che conducono sull’argine del canale artificiale Diversivo del Mincio e pochi metri dopo, un ponte conduce alla Riserva Statale Bosco della Fontana.
Tornando sul Canale Diversivo si prosegue verso nord dove, dopo circa 3 km, si possono raggiungere le località di Maglio, Sacca di Goito, Rivalta sul Mincio e Grazie con il suo suggestivo Santuario, oppure proseguire a destra verso Peschiera. In prossimità di Marengo, svoltando a sinistra, è possibile raggiungere il borgo di Massimbona dove è presente un anticp mulino ad acqua che risale al sec. XII-XIV, con attigua chiesetta romanica.
Seguendo il percorso principale si giunge poi a Pozzolo dove sulla sponda opposta si possono ammirare gli antichi Mulini di Volta e poco dopo, attraverso un ponte ciclabile, è possibile raggiungere l’abitato di Volta Mantovana.
Proseguendo si raggiunge lo storico borgo di Borghetto, già in provincia di Verona, e successivamente la città di Monzambano. Da qui, con una deviazione di circa 7 km è possibile raggiungere la Riserva Naturale di Castellaro Lagusello, affascinante borgo medievale dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Proseguendo verso nord si arriva al ponte diga di Salionze per poi giungere a Peschiera.
L’azienda di trasporti mantovana offre il servizio bicibus, collegamento festivo lungo la ciclabile tra Mantova e Peschiera (linea 46) con un carrello che contiene fino a 40 biciclette (info: www.apam.it)
http://www.turismo.mantova.it/index.php/itinerari/scheda/id/57
Ciclovia Unesco, da Mantova a Sabbioneta
La ciclovia Mantova-Sabbioneta è un itinerario ciclabile promiscuo(per bici e auto) che collega le due città dell’UNESCO. Il percorso si snoda su strade a basso traffico, attraverso le zone umide del Parco Oglio Sud, consentendo di scoprire ambienti altrimenti inesplorati e apprezzare al meglio le caratteristiche paesaggistico culturali del territorio.
47 chilometri (circa tre o quattro ore di pedalata), per perdersi nelle bellezze del paesaggio, tra vigneti e frutteti di mele, ombrosi boschi di latifoglie ed enormi distese di campi coltivati. Scoprire piccoli tesori al di fuori dei soliti circuiti.
Lasciata alle spalle Mantova, durante il lungo ma facile percorso (su strade a basso traffico e pianeggiante) s’incontrano vari paesi, ciascuno con le sue eccellenze: Buscoldo con la chiesa parrocchiale tardo barocca; Torre d’Oglio e il ponte di barche e l’oratorio del Correggioli; San Matteo delle Chiaviche (km. 28, nel comune di Viadana) con l’area golenale, il cui nome si rifà all’impianto idrovoro che prende acqua dall’Oglio per irrigare le fertili campagne circostanti;Commessaggio con il Torrazzo fatto erigere da Vespasiano Gonzaga e il paese dove assaggiare i dolcissimi meloni che qui si producono in quantità. Percorrendo, infine, la strada Vitelliana, l’antica strada militare romana, fatta costruire dal proconsole Vitellio, si nota l’eremo di San Remigio, edificato nel XVII secolo per i pellegrini che si recavano a Roma.
Pedalata dopo pedalata, mentre i dettagli si perdono e le case sembrano un impasto di colori caldi, si arriva, quasi improvvisamente, a Sabbioneta (edificata tra il 1556 e il 1591 per volere di Vespasiano Gonzaga), la “piccola Atene” del Rinascimento, “la città ideale”, come è stata definita. Si sbuca direttamente in piazza Ducale che si svela in tutta la sua bellezza, con il Palazzo Ducale simbolo della sua grandezza.