"Spina dorsale della Pianura Padana, il fiume è sempre stato per molte generazioni fonte di ricchezza: per l’agricoltura e la pesca, in passato, per il turismo e lo sport oggi.
Il Grande Fiume Padano, che scorre lento e possente, antica via fluviale ancora oggi completamente navigabile, esprime, in questo tratto di Lombardia, la sintesi di tanti paesaggi e località di incontro, sin dai tempi più remoti, di grandi civiltà".
Qui i luoghi matildici, costituiti principalmente da castelli, avamposti e torri isolate, rappresentano il Medioevo per eccellenza e sono testimonianza dell’importante processo di trasformazione culturale, economica e spirituale che ebbe origine nel 476 D.C. e terminò nel 1492, anno della scoperta dell’America.
Figura principale di questa rivoluzione nell’XI sec. fu la Contessa Matilde di Canossa, (1046-1115), che segnò fortemente la seconda parte dell’anno Mille costruendo un grande impero. Dei possedimenti matildici facevano parte venti centri mantovani che ancora oggi, a distanza di secoli, sanno sorprendere ed appagare il visitatore con grande suggestione grazie alle presenze archeologiche, ambientali e storico-artistiche visibili e visitabili. Le attuali testimonianze del passato, hanno permesso a questa terra unica di essere al centro di un sistema di programmazione e progettazione comunitaria permanente.
Nasce da qui l’opportunità e la volontà di creare, da parte di 20 Comuni della Provincia di Mantova, Area Obiettivo 2, il “Sistema Po – Matilde”.
E’ l’occasione per conoscere e apprezzare l’impronta indelebile lasciata dalla contessa a Bagnolo San Vito, Carbonara di Po, Felonica, Gonzaga, Moglia, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano,Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, Roncoferraro, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Villa Poma eVillimpenta.
Il “Sistema Po – Matilde” mette in rete e propone itinerari culturali e turistici tesi a valorizzare e promuovere quei centri d’arte, piccole capitali ricche di musei e nuclei monumentali antichi, che costituirono la fitta rete di possedimenti matildici. Si alternano a questo scenario argini, parchi, oasi, riserve e isole fluviali che, con la loro flora e fauna, regalano al visitatore emozioni sempre nuove. Non ultima la leggendaria gastronomia, interessante patrimonio che, con le sue antiche ricette e i prodotti di eccellenza, rende la zona mille volte unica. Gli itinerari matildici, percorribili in auto bicicletta e battello, sono segnalati e descritti tramite la collocazione in ogni sito di una specifica segnaletica e la realizzazione di una puntuale guida a schede, per meglio accompagnare il visitatore nel Medioevo.
dal sito http://www.terredimatilde.it